and-ldquo-no-all-and-rsquo-austerit-and-agrave-no-al-fascismo-and-rdquo-gli-studenti-in-piazza

Studenti invadono la città. “No all’austerità, no al fascismo”. Sono gli slogan che campeggiano sugli striscioni dei giovani che oggi hanno attraversato il centro con due cortei distinti. Uno partito da piazza Repubblica (gli “Studenti sardi in rivolta”) e l’altro da piazza Yenne (il Casc, comitato apartitico studenti). Coi primi bloccati dalla polizia per non alimentare scontri con gli altri studenti. 

I ragazzi scesi in piazza questa mattina si professano antifascisti e non vogliono gruppi di destra nel movimento. E poi il no ai tagli nella scuola che rischiano di pregiudicare il futuro dell'istruzione pubblica. Il motto è sempre quello: "Noi la crisi non la paghiamo". Tra le lamentele anche quella sul costo dei libri, "Troppe spese – grida un ragazzo al megafono – la scuola deve essere davvero pubblica. Così non va: le nostre famiglie non riescono ad arrivare a fine mese". Ci sono anche le rivendicazioni locali: nelle prime file compare il cartello "Azuni scandalo", riferito alle richiesta degli studenti dell'alberghiero di laboratori e cucine. Una protesta sfociata nei giorni scorsi anche in un sit-in davanti a Villa Devoto