Sei su sei: è un Hellas da record, inarrestabile al Bentegodi. Il Verona di Mandorlini supera anche il Cagliari, più nettamente del finale striminzito e si regala ancora una volta un successo che proietta i gialloblù lassù, dove si respira il profumo d'Europa.
Una squadra compatta, brillante, che sa giocare palla con tutti i suoi effettivi, in grado di soffrire quando serve. E ancora una volta, per l'ennesima volta in questa stagione, con un Luca Toni arma fondamentale nel gioco di Mandorlini. Un autentico ragazzino per l'entusiasmo, l'abnegazione con cui si metta a disposizione dei compagni. Lui, capace di raggiungere l'apice a Berlino con la maglia azzurra, sempre pronto al sacrificio, alla giocata sporca, ma efficace. Toni apre la partita con un colpo di testa mortifero, con una difesa sarda colpevole.
Il Cagliari una volta passato in svantaggio, fa la partita, attacca, ma non trova sbocchi. Il Verona si chiude a riccio, sapendo di avere là davanti l'aculeo per aprire la difesa avversaria, ma soprattutto per far rifiatare la squadra se in difficoltà. Il Cagliari non trova spazio anche perchè nessuna delle due punte, più colpevole Nenè di un Sau in cattive condizioni e poi sostituito da Ibarbo, non riescono mai ad allungare la squadra, ad attaccare la profondità. Così un impalpabile Cabrera non trova la posizione e non riesce mai ad innescare le punte.
Nella ripresa chi si aspetta un Cagliari più arrembante rimane deluso. Perché la squadra sarda commette lo stesso errore. Attacca per vie centrali, non allarga il gioco, si espone al gioco di un Verona che ama correre, sapendo di avere un faro centrale in grado di catalizzare il movimento di tutta la squadra. Il raddoppio è emblematico, il Verona da' più ampiezza alla propria manovra e il triangolo tra Romulo e Jankovic che porta il serbo davanti ad Agazzi è da applausi.
La partita sul 2-0 è finita. Al di là della rete finale di Conti che mitiga l'amarezza di una sconfitta netta e senza appelli. Perchè il Verona non soffre mai, non dà l'ìmpressione di cedere di fronte al possesso palla sterile del Cagliari. E così il Verona di Andrea Mandorlini ritocca ancora un record. Quello delle vittorie consecutive tra le mura amiche. Un Verona che sogna ad occhi aperti l'Europa.
E la posizione in classifica, aggiunta al gioco espresso, sono davvero degni di una squadra in grado di ritoccare record su record.