il-and-ldquo-tesoro-and-rdquo-di-arzu-700-mila-euro-da-investire-in-una-maxi-partita-di-coca

Un atteggiamento omertoso, quello di un uomo d'onore che mentre i carabinieri sequestravano oltre 700 mila euro in contanti e 100 grammi di cocaina purissima non avrebbe esitato a rispondere ai militari con sufficienza, offeso per le domande che gli venivano poste in merito alla droga e al denaro, alle quali non avrebbe mai risposto. Non ha detto nulla Sandro Arzu, l'arzanese di 44 anni arrestato sabato sera insieme ad Alessio Cossu, 39 anni, operaio di Cagliari, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti nell'ambito di una inchiesta coordinata dalla Dda di Cagliari.

   I due sono stati bloccati in un bar di un distributore di benzina lungo la 131 a Sestu. Nell'abitazione, affittata in nero in paese in via Livorno, che Arzu utilizzava come base d'appoggio, visto che vive con la compagna a Senorbì, i militari hanno recuperato 720mila euro in contanti e 100 grammi di cocaina, altri 15 grammi di droga sono stati invece trovati nell'auto di Cossu che era parcheggiata fuori dal distributore di carburante dove i due si erano incontrati. In casa di Cossu e nell'auto dell'arzanese non è stato trovato nulla. Arzu aveva da poco finito di scontare una condanna a 26 anni per aver ucciso quello che lui riteneva essere l'assassino del padre. Da allora i carabinieri lo tengono sotto controllo, anche perché temevano un possibile collegamento con le attività del fratello arrestato nel 2009 per traffico di droga.

   Secondo alcune indiscrezioni trapelate sulla vicenda – i carabinieri della Compagnia di Cagliari mantengono il più stretto riserbo – non è escluso che il denaro sequestrato nell'appartamento in uso ad Arzu sarebbe servito per acquistare una grossa partita di droga, almeno venti chili di cocaina. Gli investigatori adesso stanno cercando di individuare il canale di approvvigionamento dello stupefacente. Ma soprattutto stanno cercando di capire da dove arriva il "tesoro" di Arzu. Sulle banconote saranno effettuate una serie di analisi per stabilire se sono segnate con un particolare inchiostro invisibile a occhio nudo. Un elemento questo che potrebbe portare i carabinieri cagliaritani fino a Nuoro, dove il 14 ottobre scorso un commando ha portato via 5 milioni di euro assaltando un furgone portavalori della Vigilanza Sardegna. Le banconote sequestrate a casa di Arzu sono di diverso taglio: dai cinque ai 500 euro, nuove e usate. La provenienza al momento rimane sconosciuta.

   Gli investigatori stanno anche lavorando nel tentativo di tracciare una mappa dei collegamenti di Arzu con altri personaggi legati al mondo criminale che potrebbero far parte di una più ampia organizzazione.