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"Per quanto riguarda il mio ministero credo che le norme sull'immigrazione devono essere accompagnate anche da concretezza sul territorio. Il mio lavoro è quello di effettuare un censimento, un monitoraggio nei centri, utile per capire cosa sta succedendo e come funziona l'accoglienza, così da portare questi temi al tavolo nazionale".

Lo ha detto la ministra per l'Integrazione Cecile Kyenge, visitando nel pomeriggio il Centro di prima accoglienza all'interno dell'aeroporto di Elmas, dove sono ospitati 292 immigrati. Si è trattato della prima tappa di una visita di due giorni in Sardegna che porterà l'esponente del governo in varie località dell'Oristanese per chiudere domani pomeriggio in città con una conferenza stampa.

   Dopo l'appello del sindaco di Elmas, Walter Piscedda, a visitare il Cpa, inizialmente escluso dal breve tour nell'Isola, la ministra, all'uscita dal centro, ha spiegato che "il sistema è sicuramente migliorabile, ma dobbiamo pensare ad offrire anche un tetto alle persone e a non lasciarle fuori". Cecile Kyenge ha poi assicurato che saranno snellite e accelerate le procedure per il riconoscimento dello status di rifugiati politici a chi ne ha diritto, "per dare una risposta – ha chiarito – nel più breve tempo possibile".

Anche se sufficientemente ben gestito, il centro di prima accoglienza di Elmas si trova nel posto sbagliato". Lo ha ribadito il sindaco della cittadina Valter Piscedda, parlando con la ministra per l'Integrazione Cecile Kyenge durante la sua visita al Cpa.

   "Il centro deve essere in città e integrato in un rete di solidarietà – ha spiegato il primo cittadino – Devono poterci andare le associazioni di volontariato e le cooperative sociali. Le persone ospitate hanno bisogno di stare in un ambiente sano e vitale, non in un aeroporto militare". Piscedda ha ricordato che nella struttura di Elmas "ci sono 290 persone, e la maggior parte attende da 5 mesi una risposta alla loro domanda di asilo politico. Domani – annuncia il sindaco – la ministra sarà in prefettura a Cagliari per discutere di questo tema con gli organismi interessati". Da esponente del Pd, Piscedda si inserisce nel più ampio dibattito sull'immigrazione schierandosi per la "depenalizzazione del reato di clandestinità".