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L'Isola di Budelli spacca gli ambientalisti, tra chi vuole che torni ad essere di proprietà dello Stato e chi invece preferirebbe destinare i 3 milioni di euro (necessari all'acquisto) ad altro,per esempio al dissesto idrogeologico. Una "sorpresa" che spiazza soprattutto chi si era impegnato per l'emendamento che inserisce il diritto di prelazione nella Legge di Stabilità per il gioiello dell'arcipelago della Maddalena, dopo l'acquisto da parte di un uomo d'affari neozelandese. Insomma la 'guerra di Budelli' è servita.

   E' la posizione di Legambiente ad aprire le danze. L'associazione chiede di non comprarla ma soprattutto chiede al ministro dell'Ambiente Andrea Orlando di destinare quei 3 milioni per mettere in sicurezza le zone alluvionate della Sardegna o per realizzare le bonifiche a La Maddalena. Per il presidente di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza e il presidente regionale sardo, Vincenzo Tania, l'approvazione dell'emendamento è un po' come una nota "stonata"; oltre ad essere un "regalo di soldi pubblici ad un privato".

   La prima a sentirsi chiamata in causa è la senatrice Loredana De Petris, capogruppo Sel a Palazzo Madama: "Siamo a dir poco meravigliati". L'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, pur essendo "soddisfatto" in qualità di promotore della petizione sul diritto di prelazione per l'isola, è "sorpreso" da Legambiente. Ricorda all'associazione che "i fondi per l'acquisizione di Budelli sono in capo a tabelle del ministero dell'Economia e non dell'Ambiente". Ed è per questo che "non bisogna alimentare una guerra tra poveri: le risorse sono necessarie sia per la protezione della natura che per il dissesto idrogeologico; diversamente, sarebbe come giustificare il taglio per la tutela dei parchi nazionali".

Anche un paladino della natura come Fulco Pratesi, presidente onorario del Wwf Italia, dice che si "assicura alla tutela dello Stato un'isola meravigliosa" e l'associazione Marevivo ricorda come siano "luoghi come Budelli" a "rendere straordinario il nostro Paese".

   Ma la frattura su Budelli viene sancita nel mondo ambientalista anche dalla posizione di alcuni deputati del Pd. "Investire risorse pubbliche, in queste condizioni, non mi sembra una priorità – fa presente il presidente della commissione Ambiente alla Camera, Ermete Realacci – Capisco e condivido le buone intenzioni della collega senatrice De Petris – osserva Realacci – ma siamo di fronte a un'isola che da tempo è privata e iper-vincolata su cui non è possibile alcuna speculazione".

 Altri deputati democratici (Anzaldi, Bonaccorsi, Gelli, Grassi, Magorno, Palma) dicono che "in questo momento una spesa simile sarebbe inutile" e che si prodigheranno affinché "la Camera valuti l'eventualità della cancellazione dell'emendamento". Legambiente ricorda che Budelli è "privata dalla metà dell'800" e che comprare l'isola potrebbe rappresentare "un dispendioso precedente per le numerose isole private del nostro Paese".

   Alla Camera intanto, dove il testo della Legge di Stabilità approderà con il 'peso' della fiducia dopo il via libero di Palazzo Madama, c'è già chi parla di una "guerra di Budelli"; da portare avanti a colpi di emendamenti, è ovvio.