Cagliari senza Ibarbo per l'assalto al Genoa dell'ex Biondini. Lopez, alla ricerca di una vittoria che scacci il mezzo passo falso di domenica scorsa con il Sassuolo e soprattutto la brutta prestazione del primo tempo contro i neroverdi, è pronto (salvo sorprese) a rilanciare la coppia Pinilla-Sau. È il tandem d'attacco che i tifosi sognano di veder esplodere dall'estate del 2012, l'anno del ritorno in rossoblù di Sau. Ma che in campo, almeno per quanto riguarda le scelte iniziali, si è visto poco volte: sette nello scorso campionato, tre (Atalanta, Milan e Sampdoria) in quello in corso.
In alternativa a Pinilla c'è anche Nenè, rinfrancato dalla rete che ha rotto un digiuno lunghissimo, ma il brasiliano dovrebbe inizialmente accomodarsi in panchina. A centrocampo il mister ritrova anche Ekdal a tempo pieno (con il Sassuolo era in panchina e non è entrato): lo svedese, rimpianto moltissimo nelle settimane di stop a causa dell'infortunio (ultima volta in campo contro il Livorno), è pronto a riprendere il suo posto alla destra di Conti per assicurare al centrocampo quello che è un po' il suo pane quotidiano: corsa, ma anche qualità.
Dessena, però, con il Sassuolo, impiegato a destra in difesa nella ripresa, era andato bene: difficile scelta per il mister. In difesa non giocherà Murru, ma Avelar sulla fascia sinistra.
Per il resto non ci dovrebbero essere grandi novità: scontata la conferma di Avramov in porta (Agazzi ancora una volta non sarà nemmeno in panchina) e ha ottime chance di partire dall'inizio anche Cossu. Il trequartista è apparso, anche fisicamente, in netta ripresa: per dare gioco e geometrie alla squadra il suo apporto rimane fondamentale. Lopez chiede alla sua squadra un approccio diverso alla partita rispetto a una settimana fa: "Non si può regalare un tempo nemmeno alla Primavera – ha detto il mister nella consueta conferenza stampa della vigilia – figuriamoci a una squadra di serie A".







