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Nuovo eclatante gesto di protesta di Luigi Zucca, l'ex emigrato di Marrubiu già protagonista di clamorose iniziative di protesta contro Equitalia e a favore della Zona Franca integrale. Qualche giorno fa si è presentato all'Ufficio protocollo del Comune, dove è tornato ad abitare dopo molti anni da emigrato all'estero, e ha restituito la carta di identità e il certificato elettorale facendo protocollare un documento nel quale si dichiara "cittadino straniero profugo in terra sarda".

   Nello stesso documento, consegnato poi in copia al segretario comunale perché lo trasmettesse a Prefettura, Questura e ministero dell'Interno, esprime la volontà di rinnegare lo Stato italiano che gli ha "imposto una Costituzione che esso stesso non rispetta", ed ha provocato il degrado culturale e ambientale della Sardegna costringendo i sardi a continue migrazioni. Ora, al posto della carta di identità col timbro della Repubblica italiana, quando esce di casa porta con sè una copia della dichiarazione protocollata dal Comune di Marrubiu e un documento di riconoscimento emesso dal "Governo provvisorio nazionale sardo" insediato a Oristano ai primi di ottobre, del quale lo stesso Zucca è responsabile del dipartimento Agricoltura.