Giovani, disoccupati, precari manifestano a Cagliari davanti alla sede del Consiglio regionale con un presidio sulla strada e con la distribuzione a passanti e automobilisti di volantini con le motivazioni della protesta. Su tutti campeggia lo slogan "Ribellarsi è un dovere". La manifestazione di oggi non è direttamente legata ai Forconi ma è idealmente unita al coro di contestazione alla classe politica dirigente ("Chi è alla Regione e al Governo deve andare a casa") e alle scelte economiche che hanno penalizzato soprattutto il ceto medio italiano: "Questa Italia si ribella", è uno degli slogan urlati.
Al presidio prendono parte gli aderenti di varie associazioni, da giovani studenti e disoccupati a lavoratori le cui aziende sono in crisi, dagli artigiani e commercianti del Presidio di viale Trento, che hanno le tende davanti al palazzo regionale, a precari che hanno visto montare in tutti Italia una protesta di cui essi stessi fanno parte e sono protagonisti. In tanti chiedono la "Sovranità dei sardi" e un modello di Europa diverso che protegga dalla crisi e non penalizzi, come ora, i lavoratori.
Sul luogo del sit-in sono presenti le forze dell'ordine anche con tre mezzi blindati dei carabinieri e della Polizia ma sinora tutto si è svolto senza disordini. Gli automobilisti lamentano rallentamenti al traffico.