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L'isola di Budelli è 'salva'. Lo Stato potrà esercitare il diritto di prelazione e acquistare per circa 3 milioni di euro il 'gioiello' del parco de La Maddalena, comprato all'asta da un uomo d'affari neozelandese dopo il fallimento della società che la possedeva.

   La commissione Bilancio della Camera ha infatti bocciato l'emendamento alla Legge di Stabilità della commissione Ambiente che, di fatto, toglieva il diritto di prelazione e spostava le risorse destinate all'acquisto verso le bonifiche de La Maddalena e le aree marine. In questo modo viene confermato quanto già deciso dal testo approvato al Senato.

   L'annuncio è stato fatto da Francesco Boccia su Twitter: "In commissione Bilancio abbiamo salvato Budelli, come promesso", scrive il presidente della commissione rivolgendosi ai sostenitori della petizione pro-Budelli lanciata dall'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio sulla piattaforma 'change.org' (che ha raccolto quasi 100.000 adesioni).

   La querelle sull'isola di Budelli è andata avanti per alcuni giorni, spaccando il mondo ambientalista con Legambiente contraria alla prelazione. E non solo. Era iniziata con l'approvazione di emendamento del Pd alla Legge di Stabilità, in commissione Ambiente alla Camera; lo stesso che oggi non è andato a segno. La cosa aveva sorpreso non poco le altre forze politiche, a cominciare da Sel e M5s, anche per al Senato la proposta di modifica aveva un ampio consenso. Ed infatti proprio a Palazzo Madama era stato inserito il diritto di prelazione che consente al parco de La Maddalena di comprare l'isola entro l'8 gennaio.

   L'ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio parla di "importante vittoria", dicendo che aspetterà "il voto finale in Aula alla Camera" ma che "Budelli deve essere pubblica". Ed in questo modo  "il parco de La Maddalena può esercitare la prelazione per uno dei simboli della natura e della bellezza italiana. La raccolta delle adesioni e la petizione continuerà – conclude Pecoraro Scanio – vigileremo fino all'effettivo esercizio della prelazione".