“Il Consiglio regionale deve essere sciolto perché approvando il commissariamento della Provincia di Cagliari ha compiuto "atti contrari alla Costituzione". Lo dice Stefano Delunas, capogruppo Pd decaduto in Consiglio provinciale, componente dell'Assemblea nazionale del partito e facente parte del coordinamento dell'Associazione che riunisce gli amministratori provinciali.
Delunas, che all'epoca sostenne con convinzione il ricorso al Tar contro il commissariamento, proporrà ai suoi colleghi di centrodestra e centrosinistra di sostenere la sua idea per azzerare il Consiglio regionale. "Lo prevede l'art. 50 dello Statuto autonomistico della Sardegna – spiega – che è una legge di rango costituzionale. L'ordinanza del Tar – aggiunge – certifica in maniera chiara ed inconfutabile la incostituzionalità delle leggi di Cappellacci e dei Riformatori. Questi sapevano? Sì. Questi sapevano perfettamente a cosa andavano incontro e con la scusa dell'esito referendario hanno voluto insistere nel bluff".
Delunas ricorda che già due anni fa si denunciò la lentezza con cui il centrodestra procedeva in materia di riforma degli enti locali fingendo di voler condividere la legge di riordino con tutti gli schieramenti. "Oggi – attacca l'esponente del Pd – lo fa con un disegno di legge farlocco che prevede che le Province vengano guidate da direttori generali non eletti, bensì nominati sempre dalla politica. E questo appunto è il caso emblematico che con la scusa della spending review, si fanno fuori in maniera cruenta ed illegittima coloro che almeno sono stati eletti in libere elezioni per strapagare 8 Dg. Il solo stipendio di uno di questi costerà molto di più di 8 presidenti di Provincia regolarmente eletti".