Era stato arrestato per maltrattamenti in famiglia, picchiava la moglie, e quando gli agenti lo avevano bloccato si era giustificato: "faccio quello che voglio, me la sono comprata". Adesso la compagna, che si trova in una comunità protetta, ha mostrato agli inquirenti la volontà di voler tornare con lui. Si arricchisce di nuovi particolari la vicenda dell'indiano, di 36 anni, arrestato la settimana scorsa per aver segregato in casa la moglie, assieme alla figlia di un anno, costretta a chieder il permesso per poter uscire.
La donna, alla quale il marito-padrone contestava l'aver messo al mondo una figlia femmina anziché un maschietto, si era rivolta alla Polizia. L'uomo arrestato ha patteggiato tre anni e mezzo di reclusione, finendo ai domiciliari. La donna, nel frattempo, è stata ospitata in una struttura protetta.
Nonostante la sua paura, mostrata anche la settimana scorsa agli agenti della Squadra Volante interventi dopo l'aggressione subita dal marito, che l'avrebbe presa a schiaffi e pugni per strada trascinandola anche per i capelli, avrebbe fatto sapere agli inquirenti di voler tornare con lui.







