Il ministero dell'Economia aveva stabilito che la sospensione degli obblighi fiscali sarebbe terminate il 27 dicembre. Per prorogare questa scadenza serve un provvedimento legislativo. Pertanto, il governo interverrà proprio il 27 dicembre inserendo una norma ad hoc per l'ulteriore proroga nel decreto milleproroghe che sarà all'ordine del giorno del cdm . In questo modo – rimarcano le fonti – i cittadini delle aree alluvionate della Sardegna non dovranno pagare le tessa in scadenza.
Per la Sardegna ''noi abbiamo intanto consentito il rinvio del pagamento delle imposte fino a fine anno. Ci vorrà poi un decreto che penso Letta farà entro il 27 dicembre'' per il rinvio delle imposte. Lo ha detto il ministro dell'Economia, Fabrizio Saccomanni, intervenendo a Domenica In. Prima l'annuncio del decreto del ministro dell'Economia e delle Finanze, Fabrizio Saccomanni, che fissava per il prossimo 27 dicembre il termine per gli adempimenti e i versamenti tributari sospesi, il 30 novembre scorso, nei territori della Sardegna colpiti dall'alluvione.
E così è stato. La sospensione degli obblighi fiscali per le zone colpite dall'alluvione del 18 novembre sarà prorogata, come si è appreso in serata da fonti di Palazzo Chigi. Per prorogare questa scadenza serve un provvedimento legislativo. Pertanto, il governo interverrà proprio il 27 dicembre inserendo una norma ad hoc per l'ulteriore proroga nel decreto milleproroghe che sarà all'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri.
Insomma, la "rivolta sarda" dopo l'inattesa notizia giunta oggi da Roma ha sortito i suoi effetti. Nel decreto ministeriale è detto che la sospensione stabilita con il provvedimento del 30 novembre scorso si applica anche ai soggetti residenti o aventi sede operativa nei territori individuati dalle ordinanze di dicembre del Commissario delegato per l'emergenza (che hanno ampliato l'elenco dei Comuni danneggiati rispetto a quelli inseriti nell'ordinanza del 22 novembre).
Per Cappellacci una "scelta assurda, considerato che è trascorso appena un mese da una calamità che ha duramente colpito il nostro popolo. Lo è ancora di più se consideriamo che il Governo ancora deve assolvere al proprio compito e mantenere gli impegni assunti all'indomani dell'alluvione. Prima di sollecitare i cittadini – ha aggiunto Cappellacci – sarebbe il caso che l'Esecutivo nazionale svolgesse il proprio dovere".
Su tutte le furie è andato anche il sindaco di Olbia Gianni Giovannelli: "Un provvedimento illogico, vessatorio e inaccettabile – ha detto – rivolto ad una popolazione gravemente colpita dall'alluvione, anche in considerazione della obiettiva impossibilità di provvedere, entro i termini fissati, al pagamento dei tributi. Il Comune non accetta questa imposizione e posticiperà il pagamento a data da stabilire, senza sanzioni".
"Spero sia un errore dovuto all'intenso lavoro di questi giorni sulla legge di stabilità", ha osservato invece il segretario del Pd sardo, il senatore Silvio Lai.
Levata di scudi anche da parte del mondo delle imprese. "Dal fisco italiano arriva un pessimo regalo di Natale per gli imprenditori sardi colpiti dall'alluvione. E' assurdo pretendere che in soli cinque giorni, a cavallo delle festività natalizie, le imprese possano rispettare la scadenza stabilita dal decreto", afferma in una nota Rete Imprese Italia. "Un decreto assurdo che lede la fiducia tra Governo e imprese", rincara la dose Rete Imprese Sardegna.
Ora è attesa la proroga, e l'ufficializzazione di una nuova data.







