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Francesca Barracciu è pronta a fare un passo indietro ma prima di rinunciare alla sua candidatura alla presidenza della Regione Sardegna vuole parlare direttamente con Matteo Renzi. Per questo chiede alla direzione regionale del partito di sospendere i lavori e riaggiornare la seduta al 2 gennaio.

Ma la proposta della candidata, ufficializzata poco fa ai dirigenti riuniti a Oristano da Giampiero Scanu, non è stata accettata nei tempi: alla Barracciu è stata concessa solo un'ora per una telefonata con il segretario e se l' 'empasse' non verrà superato la direzione metterà ai voti il documento che dovrebbe sfiduciarla.

Nel frattempo la diplomazia interna continua a lavorare per cercare un compromesso onorevole: la mediazione, in questa fase, è affidata a Renato Soru, già  a colloquio con il segretario Silvio Lai.

L'eurodeputata non si è mai presentata in sala,sta seguendo a distanza in un'altra stanza della sede del Pd l'evolversi della situazione, i lavori ora sono sospesi in attesa di capire se ci sarà  o meno il colloquio tra la candidata e Renzi. E soprattutto quale sarà  la decisione del leader del partito.