Dopo la rinuncia della Barracciu, no al “padre nobile” Arturo Parisi (rimasto fuori dalla direzione nazionale del Pd) e sì a Michela Murgia. Questo l’appello dal proprio blog del noto giornalista e opinionista tv Gad Lerner.
“Troverei ben più responsabile”, scrive il noto opinionista, “anche se comporta un arretramento, che oggi il Pd sardo riconosca la validità della candidatura autonoma della scrittrice Michela Murgia, già impegnata da mesi in una campagna elettorale di puntuale contestazione degli scempi compiuti dalla giunta di destra presieduta da Ugo Castellacci (sic, ndr)”.
Lerner cita unsuo recente viaggio a Cagliari che gli ha permesso di constatate quanto il progetto di Michela Murgia sia “snobbato e sottovalutato dall’establishment locale, nel mentre vede crescere i suoi consensi elettorali”. “Sarebbe un atto di modestia, ma anche di lungimiranza, se giunti a questo punto”, prosegue, “il Pd stipulasse un accordo con la Murgia per evitare un bis di Castellacci (sic, ndr) e del suo piano di cementificazione e svendita della Sardegna a interessi esterni all’isola. La presidenza Murgia segnerebbe una svolta profonda, renderebbe protagonista non solo una donna di grande prestigio culturale, ma anche una generazione nuova rispetto a una classe dirigente che ha fallito. Forse Renzi”, conclude, “dovrebbe sentirci, da questo orecchio. O preferisce arrivare terzo alle elezioni di febbraio pur di tenere insieme ciò che resta di un partito lacerato dai gruppi di potere interni?”
«Il sostegno alla candidatura della Murgia da un personaggio come Gad Lerner, accompagnato addirittura dall’appello rivolto al Partito Democratico è l’involontaria rivelazione che quello della scrittrice, più che indipendentismo, è un dipendentismo-in o vip-dipendentismo». Così Pietro Pittalis capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale della Sardegna, commenta le dichiarazioni dell’ex direttore del TG1.