Oltre cinquemila chili di prodotti ittici sequestrati, sanzioni per 125 mila euro e due denunce. È il bilancio dell'operazione di controllo portata a termine dalla Capitaneria di porto di Cagliari nel mese di dicembre, mirata a frenare la vendita di pesce e prodotti ittici privi della documentazione sulla provenienza e per far rispettare le norme sugli scambi commerciali nazionali e internazionali.
Nei controlli, ripetuti quasi giornalmente, sono stati impiegati circa 80 militari della Guardia costiera non solo di Cagliari, ma anche di Arbatax e Bosa. In particolare in una piattaforma di smistamento all'ingrosso nella zona industriale di Cagliari sono stati sequestrati 1.600 chili di gamberi rossi sprovvisti di documentazione sulla tracciabilità. Per la stessa irregolarità, in uno stabilimento nel Sulcis sono stati messi sotto chiave 2.700 chili di bottarga di muggine e di tonno, salmone e tonno in scatola.
Infine in uno stabilimento dell'oristanese, nel quale vengono allevate anguille e muggini, è stato accertato che gli scarti della lavorazione ittica venivano dati come mangime per il pesce allevato. Su questo caso è stata inviata una segnalazione alla Asl.
Sotto i riflettori sono finiti anche alcuni punti vendita al dettaglio di ricci lungo le strade di Cagliari e Quartu, sequestrati in questo caso duemila esemplari di ricci privi di documentazione sulla tracciabilità.
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