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E' stato ucciso l'allevatore di cavalli, Salvatore Zanda, di 65 anni, trovato agonizzante questa mattina nelle campagne di Villasimius e morto poco dopo l'arrivo dei soccorritori. L'uomo è stato raggiunto da una o due fucilate che lo hanno centrato a una spalla e alla testa. Il killer lo ha atteso davanti al cancello del maneggio in cui Zanda allevava una decina di cavalli, in località Is Cruccuris.

   Il corpo è stato scoperto da Giuseppe Marini, proprietario di una cava situata sopra la proprietà della vittima, e che si trovava in zona insieme a un veterinario. Zanda, secondo i primi accertamenti eseguiti dal medico legale, è stato colpito alle spalle da una distanza di circa cinque metri all'altezza di una spalla e della testa. L'omicidio è avvenuto intorno alle 8, orario in cui Marini ha trovato l'allevatore agonizzante, facendo quindi scattare l'allarme. Sul posto è arrivata un'ambulanza del 118, ma l'intervento tempestivo dei medici si è rivelato inutile: l'allevatore è morto poco dopo.

   I carabinieri della Compagnia di San Vito e del Reparto Operativo del Comando provinciale di Cagliari adesso cercando di ricostruire le ultime ore di vita della vittima, nel tentativo di individuare una pista per le indagini. Salvatore Zanda viveva da solo in un appartamento a Villasimius. Aveva lavorato come guardia giurata per una cooperativa di vigilanza. Andato in pensione, dedicava il suo tempo all'allevamento di cavalli. Non aveva precedenti penali e salvo qualche piccolo screzio legato ai terreni e agli animali, era ben voluto da tutti.

I carabinieri della Compagnia di San Vito e i militari del Reparto operativo del Comando
Provinciale di Cagliari stanno sentendo numerose persone nel tentativo di dare un nome e un volto all'assassino. I militari, in particolare, stanno lavorando per ricostruire
le ultime ore di vita della vittima.
 
A quanto pare l'uomo, che viveva in un appartamento a Villasimius, ogni mattina usciva di
casa presto per raggiungere la sua proprietà e portare da mangiare ai suoi cavalli. Rimaneva a Is Cruccuris fino alle 14, poi faceva rientro a casa. Anche questa mattina, tra le 7.30 e le 8, l'allevatore è uscito, ha raggiunto il maneggio a bordo della sua Fiat Panda verde, è sceso dall'auto e mentre apriva il cancello-recinto è stato freddato dalla fucilata sparata alle spalle.
 
L'assassino, secondo quanto ricostruito dai carabinieri, era appostato dietro un cespuglio a circa cinque-sei metri dalla vittima. Proprio vicino al cespuglio i militari hanno infatti trovato la "borra", lo stoppino in feltro che si trova nella cartuccia tra la carica esplosiva e i pallettoni.
   
L'allevatore è finito a terra in una pozza di sangue, il suo assassino si è poi allontanato. L'uomo è stato poi trovato agonizzante dal vicino proprietario di una cava che ha subito
chiamato carabinieri e 118. I medici hanno tentato per 40 minuti di rianimare Salvatore Zanda, ma non c'è stato nulla da fare. Difficile al momento per gli investigatori dell'Arma individuare un possibile movente: l'allevatore non aveva precedenti penali, non aveva avuto problemi particolari con i compaesani, salvo qualche piccolo screzio molti anni fa legato al terreno e ai cavalli. Lunedì sarà eseguita l'autopsia sul cadavere.