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La zona franca integrale al centro della prima uscita ufficiale in campagna elettorale di Ugo Cappellacci, il governatore della Sardegna che punta al bis con la coalizione di centrodestra. Questo pomeriggio a Nuoro Cappellacci ha partecipato ad un convegno promosso da Forza Italia, che di fatto segna l'avvio delle iniziative sul territorio in vista del voto del 16 febbraio.

   "La zona franca è un tema importante che è finalmente tornato nelle case, negli uffici, nelle strade, negli ovili – ha detto Cappellacci – un argomento che è rientrato a pieno titolo nell'agenda della politica sarda e di cui si parla da oltre 60 anni. Se n'è parlato tanto, ma non si è mai stati in grado di arrivare ad un risultato. In questo ultimo anno e mezzo si sono fatte tante cose, direi come non mai, ed il risultato è a portata di mano. Si parte perciò da un'opzione molto importante per la nostra isola".

Per l’avvio della zona franca integrale è indispensabile l’ok dell’Europa, per ottenere il quale, secondo molti esperti, la procedura è lunghissima e complicatissima e tutt’altro che a portata di mano. Tutto mentre la zona franca doganale del porto di Cagliari, approvata da quasi 15 anni, non è mai entrata in funzione.

   "La zona franca non serve solo alla Sardegna – ha detto ancora Cappellacci – ma serve all'Europa. L'isola può diventare la zona franca dell'Europa, che deve guardare al bacino euro-Mediterraneo e al continente africano con molta attenzione per quello che avverrà nei prossimi decenni e per le grandi opportunità di sviluppo che da lì arriveranno. E' uno degli  strumenti necessari per rilanciare l'economia della Sardegna, in qualche modo è il collante di una serie di tessere di un mosaico più ampio, ma un collante essenziale. Poter avere un territorio in cui le nostre imprese sono avvantaggiate in termini fiscali, significa eliminare in un colpo solo molti degli svantaggi competitivi e metterle in condizioni di correre al pari delle altre imprese e forse anche con una marcia in più".

 Cappellacci ha poi difeso il nuovo piano paesaggistico della Sardegna e respinto le critiche di  Legambiente. Da Nuoro, dove è in corso una convention di Forza Italia, il presidente della Regione uscente e ricandidato alle regionali del 16 febbraio, attacca: "Legambiente ha assunto sul piano paesaggistico una posizione strumentale e ideologica che non tiene minimamente in considerazione la verità e lo stato
reale delle cose. Infatti se si conosce il progetto e il lavoro importante di revisione effettuato – ha detto Cappellacci – si capisce che va esattamente in direzione della tutela
dell'ambiente".
   
"Legambiente sta sbagliando completamente strada. La revisione del Piano – ha aggiunto – viene fuori da un serrato confronto con i sindaci e con tutti gli attori del sistema. Il confronto ha evidenziato una serie spaventosa di criticità. Basta dire che gli errori nella classificazione dei beni paesaggistici era di 6 mila su 10 mila beni. Le incongruenze sono tantissime e si è dato corso ad un contenzioso incredibile,
che ha bloccato molti uffici comunali. Solo 7 comuni su 377 sono riusciti ad adeguare il loro Piano paesaggistico. Noi diamo strumenti che permettono ai comuni di riappropriarsi della pianificazione, di fare il loro piani urbanistici comunali e
poter programmare lo sviluppo del territorio", ha concluso Cappellacci.