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Tra gli undici punti del nuovo contratto con il candidato del centrodestra Ugo Cappellacci, il Partito Sardo d'Azione punta concretamente al referendum consultivo regionale sull'indipendenza. "Non ci siamo riusciti in questa legislatura – ha spiegato il presidente dei Quattro Mori, Giacomo Sanna – e lo faremo nella prossima. Questo non significa che il Pasd'Az si sta sposando con il centrodestra, ma stiamo solo rinnovando un'alleanza".

Gli altri temi programmatici alla base del patto sono: la riforma dello Statuto e della statutaria, il rilancio della lingua e della cultura sarda, la realizzazione della zona franca integrale e dell'autogoverno fiscale, della continuità territoriale e della mobilità interna. Inoltre vi sono i temi dell'energia, del credito, della burocrazia zero e dei tagli agli sprechi. I Quattro Mori propongono al centrodestra di ripartire dalla terra, di evitare l'arrivo dei mafiosi nelle carceri sarde e di promuovere la territorialità della pena; infine serve un piano di investimenti per la valorizzazione del patrimonio ambientale ed archeologico.

"In questi anni abbiamo fatto un percorso irto di ostacoli e difficoltà con distrazioni dovute ad uno uno Stato patrigno e ad un'Europa dei burocrati e delle lobbies – ha sottolineato Cappellacci – Noi sardisti lo siamo nel cuore e nell'atteggiamento. Non è certo un vezzo o non è un abito che fa la sardità di una persona e noi nel nostro quotidiano abbiamo cercato di esserlo sempre".

"Stiamo contaminando l'ambiente politico sardo – ha chiosato Sanna – Il candidato dell'altra parte non vuol sentire parlare di indipendenza e non capisco come si possa entrare in una coalizione che non ha la stessa idea di alcuni che si professano indipendentisti". Il contratto con Ugo Cappellacci? "Sottoscritto – chiarisce il leader sardista – con la speranza di realizzare di più di quanto non si è fatto nella scorsa legislatura".