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Gli stanziamenti del Governo per la ricostruzione post alluvione sono tutt'altro che sufficienti". Lo sottolinea il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, dopo le dichiarazioni rese dal ministro della Difesa Mario Mauro oggi ad Olbia.
"Dalle stime fornite dalla Protezione Civile sarda – prosegue il governatore – risulta che le cifre sono notevolmente superiori a quelle previste. Se la Regione ha sostenuto un impegno economico forte, lo Stato centrale non può venire meno ai propri compiti e deve avere per la nostra isola la stessa sensibilità dimostrata in occasione delle calamità che in passato hanno colpito altre aree del paese. Occorre altresì slegare dal nodo del patto di stabilità non solo le risorse collegate direttamente con l'emergenza, ma anche quelle necessarie a compiere le opere finalizzate a limitare il rischio. Il Governo deve fare di più, molto di più – conclude Cappellacci – e la Sardegna non può aspettare".

Intanto il suo avversario del centrosinistra Francesco Pigliaru ha incontrato l’associazione Sardegna Sostenibile e Sovrana. “Dobbiamo semplificare il Piano Paesaggistico regionale ed essere credibili su questo punto, perchè nel volume zero c'è un sacco di lavoro. L'obiettivo è dare indirizzi chiari per far capire che non chiudiamo gli occhi sui problemi e che puntiamo ad essere più precisi. Serve una legge urbanistica – ha aggiunto – e c'è molto bisogno di approfondire su questo tema come su altri. Michela si può permettere narrazioni, noi no", ha concluso riferendosi alla candidata di Sardegna Possibile, la scrittrice Michela Murgia.

Il leader di Unidos Mauro Pili ha attaccato “Il centrodestra e il centrosinistra? Nemici in Sardegna per fare incetta di voti ma alleati a Roma contro la Sardegna". Parlando a Oristano davanti ad una folla di fedelissimi e curiosi radunata al freddo sotto la Torre di Mariano, Pili ha spiegato che a Roma, grazie all'alleanza tra centrodestra e centrosinistra, c'è una discriminazione inaccettabile verso la Sardegna, che riceve meno di un decimo rispetto a quel che viene concesso a qualsiasi altra regione italiana.
"L'ho verificato personalmente", ha assicurato il deputato ex Pdl, promettendo che in caso di vittoria, e lavorando 24 ore al giorno e sette giorni alla settimana, basteranno sei mesi per rimettere in marcia la Sardegna. 

 Gigi Sanna del Movimento Zona Franca ha scelto di puntare sulla formazione professionale, sulla formazione accademica e sulla conoscenza delle lingue per ottenere e creare nuovi posti di lavoro e frenare l'emigrazione. lavoro. Dopo 3-4 anni devono superare gli esami di maestranza".

Mentre il Fronte Indipendentista Unidu ha presentato stasera a Cagliari uno dei suoi temi più forti: le politiche legate al bilinguismo: "Una Legge regionale perché il sardo diventi la lingua ufficiale in tutti i contesti della vita sociale. Ridiamo la parola ai sardi", ha sottolineato il candidato Pier Franco Devias.

 

 

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