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Le risposte dell'Assessorato regionale della sanità sull'impegno di tutte le risorse, oltre 150 mln di euro, per i programmi "Ritornare a casa" e per le azioni previste per l'assistenza ai disabili gravi, non hanno soddisfatto Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre Onlus che in piena notte dal suo letto di Monserrato, bloccato dalla Sla, ha ribadito che si farà il presidio a Cagliari del prossimo 11 febbraio e che "se non avremo risposte serie mi lascerò morire davanti all'Assessorato della Sanità".

Dopo aver confutato punto per punto i dati sui contributi ha ricordato che gli stanziamenti del Fna (Fondo non autosufficienza) devono essere aggiuntivi rispetto ai finanziamenti regionali per potenziare i piani assistenziali con l'incremento di ore. Usala ha quindi reiterato un nuovo appello a Simona De Francisci, ricordando all'assessore che "sono malato, bloccato, ma non scemo", perché faccia immediata chiarezza e si risolva il problema. 

"L'Assessorato della Sanità , con la direzione delle Politiche sociali, sta dando costante e piena attuazione ai programmi 'Ritornare a casa' e alle azioni previste dalla legge 162/98 per l'assistenza ai disabili gravi".
ieri la Regione aveva risposto alla lettera inviata da Salvatore Usala, segretario del Comitato 16 novembre Onlus.
L'Assessorato precisa che si è proceduto secondo l'ordine di priorità, anche in relazione al numero degli utenti coinvolti, considerato che i piani aggiuntivi e straordinari di "Ritornare a casa", che riguardano la maggior parte dei beneficiari, sono sempre garantiti dal Fondo nazionale per le non autosufficienze.

Risulta, inoltre, in fase di attuazione l'estensione dell'assistenza alle 24 ore dei casi di estrema gravità con i 2 milioni e 227 mila euro circa, per i quali sono state già individuate le modalità operative per la presentazione dei progetti ed è pronta la delibera che sarà discussa nella prossima riunione della Giunta regionale.

Tutti gli interventi relativi all'attuazione della legge 162, relativamente al 2013 (36.609 progetti) – spiega la Regione nella nota – sono stati coperti impegnando l'intero stanziamento di 104 milioni di euro di risorse regionali, recuperando inoltre 13 milioni 818mila euro di economie e i 656mila euro recuperati dal Fondo nazionale per le non autosufficienze. Questi impegni, soggetti al Patto di stabilità, sono stati liquidati nel limite del plafond attribuito, per 94,1 milioni di euro, mentre il resto verrà erogato non appena il sistema contabile regionale ultimerà le procedure di chiusura e riapertura di inizio anno.

In relazione alla possibilità di spesa fuori Patto, a favore dei Comuni in difficoltà finanziarie è stato consentito l'utilizzo di circa 8 milioni di euro del Fondo sanitario, per la copertura della quota comunale dei progetti ordinari di "Ritornare a casa", in modo da evitare ogni blocco dei pagamenti.

Relativamente al programma "Ritornare a casa" (2.245 progetti finanziati, ognuno con importi che variano da 47 mila a 58mila euro) – prosegue la nota – sono stati impegnati i 20 milioni di euro che garantiscono i progetti ordinari (stanziamento regionale), più sono state recuperate economie pari a 6 milioni di euro. A valere sul Fondo nazionale, secondo quanto previsto dalla delibera 33/31 dell'8 agosto scorso, sono stati impegnati 3,197 milioni per la copertura dei progetti straordinari e aggiuntivi "Ritornare a casa"; 2 milioni per il potenziamento della rete per la presa in carico dei soggetti non autosufficienti (Pua, Punto unico accesso, e Uvt, unità di valutazione tecnica); 2,228 milioni per l'estensione dell'assistenza di 24 ore per i disabili gravissimi. Gli interventi che incidono sul Fondo nazionale sono stati concordati con il ministero competente. Per il programma "Ritornare a casa" restano dunque da liquidare circa 6 milioni di euro a fronte di un importo complessivo di oltre 32 milioni.