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La Dinamo Sassari raggiunge la finale di Coppa Italia per la prima volta nella sua storia, e ci riesce grazie a un attacco esplosivo, guidato magistralmente dal solito Travis Diener (26 punti, con 11/15 dal campo) in coabitazione col cugino Drake. La Grissin Bon Reggio Emilia si ferma invece sul 92 a 86, dopo una gara giocata a un ritmo forsennato, fatto per larga parte di percentuali alte e poca difesa. Anche perché spesso non si ha il tempo di schierarla giocando contro la compagine di Meo Sacchetti.

La banda di Menetti rilancia in quintetto il giovanissimo Mussini, classe 1996, e spera in un colpaccio come quello dei quarti contro Cantù. In una competizione così corta e concentrata però è importante pescare risorse fresche dalla panchina, un lusso che i biancorossi non possono permettersi, ancora privi degli infortunati Cinciarini e Brunner, ovvero l'asse play-pivot titolare.

Dopo una prima metà di gara con 6 sorpassi e controsorpassi, il divario sul tabellone si allarga a favore dei sardi, che arrivano fino al più 13 (massimo distacco). E' allora che Reggio dà fondo a tutte le energie residue. L'ultimo ad arrendersi è White: l'ala americana segna 32 splendidi punti (miglior marcatore), ma a parte l'esperto Kaukenas trova pochi compagni capaci di giocare al suo livello.
Il Banco di Sardegna vola così finale e si giocherà il trofeo stasera (ore 18) contro la Montepaschi Siena, che lo detiene da ormai 5 anni e che l'ha eliminata nelle ultime due edizioni del torneo.