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''Oggi abbiamo vinto con il cuore e con le palle. Non credo che abbiamo rubato niente''. Sinisa Mihajlovic analizza così, in modo molto colorito, il successo conquistato contro il Cagliari al termine di una gara di sofferenza. ''Sapevamo che sarebbe stato difficile e che ci avrebbero messo in difficoltà – ha detto il tecnico serbo -. Il nostro segreto? Il gruppo. Il merito va ai ragazzi che mi hanno dato da subito piena disponibilità e devo dire che stiamo facendo il possibile per conquistare la salvezza che rimane il nostro primo e unico obiettivo''.

   Non ci sta invece Nicola Salerno, direttore sportivo del Cagliari, furioso a fine gara per alcuni episodi. ''Una sconfitta assurda e l'arbitro, seppur in buona fede, ci ha messo del suo: il nostro gol era regolare e c'era un rigore netto. Non è possibile che nel 2014 – ha detto – tutti possano vedere quello che è accaduto mentre in campo non sa niente nessuno. Noi rappresentiamo un'intera regione e vogliamo essere tutelati. Per questi episodi così evidenti serve una persona che possa vedere quello che accade e poi avvisi l'arbitro. Cellino? Il presidente è sempre con noi, ci sentiamo regolarmente e la sua tutela è fondamentale, per noi rimane un punto di rifermento. Non credo – ha concluso – che si interessi più del Leeds che del Cagliari. Per lui il Cagliari rappresenta la sua terra''.

Più pacato il tecnico rossoblù Diego Lopez. ''Il primo tempo è stato equilibrato, spezzato solo dal gol su palla inattiva e nel secondo tempo abbiamo attaccato sempre ma non siamo stati fortunati sotto porta e non abbiamo trovato il gol. Oggi non meritavamo di perdere e invece è finita così''. Il tecnico non si è voluto invece sbilanciare sugli episodi citati da Salerno. ''Ci sono immagini evidenti – ha detto Lopez – e l'errore c'è ma non giudico l'arbitro però le immagini parlano chiaro''.