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Porto di Cagliari nell'incertezza dopo l'annullamento del Piano regolatore da parte del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso al presidente della Repubblica di un concessionario dello scalo cittadino. Tutto da rifare? Il commissario dell'Autorità portuale sta studiando il caso, ma sicuramente per lo scalo marittimo del capoluogo è una bella gatta da pelare. Il rischio é la paralisi o l'azzeramento di provvedimenti adottati finora sulla base di un Piano che per il Consiglio di Stato é nullo. Senza contare che potrebbero moltiplicarsi anche i ricorsi.
 

Tecnicamente il giudice ha rilevato una procedura non corretta sulla Vas, la valutazione ambientale strategica, soprattutto legata ai tempi. "Il parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici – si legge nella sentenza – deve necessariamente precedere la valutazione ambientale strategica". E, continua il giudice, "non può ritenersi in modo apodittico, come sostiene il Ministero nella relazione conclusiva dell'istruttoria sul ricorso, che le raccomandazioni contenute nel parere del Consiglio non possano in alcun modo incidere sulla Vas". 

Stiamo cercando di trovare delle soluzioni per non inficiare lavori e progetti nati dal Piano regolatore: lo stop sarebbe un danno collettivo di enormi proporzioni". Lo dice il commissario straordinario dell'Autorità portuale Vincenzo Di Marco, anche comandante della Capitaneria di porto, dopo la sentenza del Consiglio di Stato che rende nullo il piano regolatore dello scalo del capoluogo sardo.
 

"Non abbiamo ancora ricevuto i documenti – ha spiegato – ma stiamo già contattando tutti gli enti coinvolti, Ministero, Regione e Avvocatura dello Stato per capire quale strada percorrere. Se possono bastare delle correzioni o se è il caso di ricorrere ulteriormente". Impossibile immaginare un congelamento di tutte le attività. "I cantieri domani si fermano? Direi di no, ma ripeto bisogna fare tutte le valutazioni con i documenti in mano – ha sottolineato Di Marco – Assicuro comunque che lotteremo allo spasimo per non inficiare tutto quello che é stato fatto. Ciò che si vede o si inizia a vedere al porto, perché i lavori sono già appaltati o iniziati, dipende infatti dal Piano regolatore", ha chiarito il commissario.