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Il presidente uscente della regione Sardegna e ricandidato presidente alle prossime regionali, Ugo Cappellacci, ha ribadito che, da parte di uno degli altri candidati, Michela Murgia, vi è stato un ''inchino agli armatori''.

   ''L'ho detto e lo ribadisco – ha detto Cappellacci, oggi a Milano per presentare alcuni iniziative della Regione Sardegna collegate all'Expo – abbiamo elementi che ci fanno ritenere che ci sia stato un inchino della Murgia agli armatori''. ''Al di là delle notizie che danno conto di questo collegamento – ha spiegato Cappellacci – è tanto bene informata su dinamiche che può avere appreso soltanto dai protagonisti, che sono gli stessi che hanno messo in ginocchio la Sardegna e sono stati condannati dall'Antitrust per l'esistenza di un cartello''.

''Sono gli stessi – ha concluso Cappellacci – che hanno arrecato danni ingenti al territorio in Sardegna e ai sardi, andando a intaccare il diritto alla mobilità. E questo lo ritengo inaccettabile''. 

Dopo ha espresso la solidarietà ai cittadini di Uras. "Hanno ragione – ha spiegato Cappellacci – perché a un paio di mesi di distanza dall'alluvione, abbiamo avuto visite del presidente del Consiglio, di ministri, abbiamo riscontrato danni per oltre 650 milioni di euro, oltre a numerose vittime, e ad oggi l'unico dato certo è che, rispetto a una dotazione di 150 milioni, che è totalmente incapiente rispetto alla necessità, il governo sta mettendo a disposizione, spendibili, solo 50 milioni''.

"La Sardegna – ha proseguito – sta invece mettendo quasi 200 milioni. E' una sproporzione assurda e ingiusta. Io, ho quindi molto da protestare e sono molto d'accordo coi cittadini". Per Cappellacci, "bisognerebbe che lo Stato mettesse attenzione su questi problemi: si occupassero meno del Letta-bis o del Renzi 1 e pensassero di più ai territori".