Un ricorso all'Agcom "contro il bavaglio delle tv nazionali". Lo ha annunciato il candidato governatore della coalizione del Popolo Sardo, Mauro Pili, alle elezioni regionali del 16 febbraio.
Secondo Pili, che ha stigmatizzato il comportamento delle emittenti per lo spazio dedicato ad alcuni candidati e tacendo di altri, "stanno manipolando le elezioni regionali sarde".
"Le persistenti comparsate dei candidati sponsorizzati dai poteri forti nelle televisioni
nazionali è l'ennesimo schiaffo alla Sardegna e ai sardi. Le reti nazionali hanno la pretesa di scegliere i candidati da sponsorizzare e da invitare ignorando le più elementari regole della par conditio con un'interferenza gravissima sullo svolgimento delle elezioni regionali. Tutto questo è gravissimo e inaccettabile. Per questa ragione stamane dopo aver consultato
i legali ho presentato un esposto all'Autorita Garante per le Comunicazioni per violazione delle disposizioni deliberate dal consiglio dell'Agcom che impone anche alle reti nazionali il
rispetto delle regole sull'equilibrio dell'informazione". Ha precisato Mauro Pili candidato della coalizione del Popolo Sardo.
"L'Autorità Garante nella riunione del Consiglio del 21 gennaio 2014 ha emanato una propria direttiva relativa alle elezioni regionali – ha aggiunto Pili – e ha disposto per le
emittenti radiofoniche e televisive nazionali private l'obbligo del rispetto dei principi generali in materia di informazione e di tutela del pluralismo. Tutto questo é stato palesemente
negato e l'Autorità deve intervenire nelle prossime ore per sanare questo gravissimo comportamento".







