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Regionali, 391 sezioni su 1836: Pigliaru 44,08 %, Cappellacci 38,32 %, Murgia 10,55 %, Pili 5,69 %, Devias 0,85 e Sanna 0,49. Moderato ottimismo nel quartier generale del candidato del centrosinistra Francesco Pigliaru, in via Bottego a Cagliari. Anche se nessuno – per scaramanzia – vuole sbilanciarsi sul possibile vincitore. Molti i politici passati nella sede elettorale per una prima analisi del voto.
Tra i primi il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, il consigliere regionale uscente e ricandidato Marco Espa, il consigliere Chicco Porcu, il deputato Marco Meloni, l'europarlamentare vincitrice delle primarie ma poi esclusa dalla corsa per lo scandalo dei fondi ai gruppi consiliari, Francesca Barracciu.
"I nostri dati sono molto positivi – ha detto Lai – il segnale è che Pigliaru sia avanti con un margine significativo che si confermerà nelle prossime ore". Ottimista anche Francesca Barracciu: "Secondo i dati attualmente in nostro possesso mantengo l'ottimismo, abbiamo fatto una buona campagna elettorale, ma il bilancio va fatto a spoglio ultimato".
Commenti preoccupati, invece, sull'astensionismo. "Un dato mai visto a questi livelli in una competizione regionale in Sardegna – ha sottolineato Barracciu – Deve far riflettere tutti i partiti, evidenzia la sfiducia che i cittadini hanno nei confronti della politica".
Parla chiaramente di un testa a testa Pigliaru-Cappellacci, la parlamentare del Pd Romina Mura. "Il voto si è polarizzato sulle due proposte – ha commentato – La proposta della Murgia, secondo quanto emerge da questi primi risultati, non ha fornito i dati sperati, questo dimostra che i sardi si vogliono confrontare con proposte serie".
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