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Il gioco legale in Italia è in continua evoluzione, ma è sottoposto alla concorrenza sleale di quello illegale che dopo 10 anni di regressione ha ripreso a crescere, anche in funzione di nuove metodologie tecnologiche utilizzate. Sono 5 mila i siti illegali attualmente offline". Lo ha detto il tenente colonnello Andrea Taurasi, responsabile del Gruppo tutela economia del nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Cagliari, durante l'incontro "Il gioco legale in Italia: sviluppo, evoluzione regole", organizzato da Confindustria Sistema Gioco Italia.
Sui temi del dibattito è intervenuto Massimo Passamonti, presidente Confindustria Sistema gioco Italia. "La nostra federazione, che rappresenta oltre 6.600 imprese del settore – ha sottolineato – ha lanciato una campagna di informazione per dare una mano a chi gioca ad identificare i punti vendita legali e invita a giocare responsabilmente solo in agenzie autorizzate. Il gioco è una passione e un piacere, ma deve andare nell'interesse dei giocatori e delle casse dello Stato".
L'iniziativa fa seguito alle altre portate avanti da Confindustria Sistema gioco Italia, tra cui il codice di regolamentazione della pubblicità. "In Sardegna il fenomeno è apparentemente meno diffuso, conta ad esempio il 3 per cento di macchinette installate, anche se con l'evoluzione tecnologica non si può più territorializzare l'attività di gioco – ha concluso Taurasi – è comunque presente e monitorato anche nell'isola. Aumentano i controlli, sono stati oltre mille nel 2013 con contestazioni di violazioni".