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Oltre la metà delle aziende sarde controllate nelle ispezioni del 2013 delle quattro Direzioni provinciali del Lavoro di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano sono irregolari: il 59,63%, in linea con il 2012 ma in lieve aumento. Questo significa che su 7.463 aziende controllate 4.450 sono risultate non regolari, la maggior parte dei casi nel settore terziario (2.605 aziende su 4.531 controllate, il 57,49%), ma non è da meno l'edilizia con 1.845 su 2.932 aziende, cioè il 62,93%. Fra i cantieri edili irregolari una buona parte riguarda quelli pubblici. Sono i dati illustrati dalla direttrice delle Direzioni provinciali del Lavoro di Cagliari e Sassari, Virginia Mura, e dal direttore delle Direzioni di Sassari e Nuoro, Eugenio Annicchiarico.

Su 20.974 posizioni occupative verificate, 8.948 lavoratori sono risultati non regolari (il 42,66% del totale) mentre 2.035 (il 22,74% degli irregolari) sono stati trovati in nero e quindi totalmente sconosciuti alla struttura pubblica. Lavoratori irregolari in massima parte nel terziario e nell'edilizia, meno nell'industria e nell'agricoltura. Il fenomeno delle aziende non regolari è più marcato nella provincia di Cagliari per quel che riguarda il settore terziario e in quella di Sassari per l'edilizia. Complessivamente sono stati comminati 96 provvedimenti di sospensione, dei quali il 42% per pubblici esercizi e il 30% nell'edilizia. Nel 2013 sono stati oltre 59,6 i milioni di euro di imponibile accertato, mentre oltre 3,4 milioni gli importi sanzionati introitati.