Il Mamuthone ad honorem va a Rossella Urru perché con professionalità, abnegazione e sacrificio si è spesa per tutelare i diritti delle persone nel campo nazionale e internazionale, dando lustro alla Sardegna intera": queste le motivazioni che l'amministrazione comunale di Mamoiada ha messo nero su bianco nella pergamena, consegnata ieri sera insieme alla maschera di Mamuthone, a Rossella Urru.
Una onorificenza – pensata per i "sardi illustri" che si sono distinti fuori dai confini regionali, è stata assegnata tra gli altri al presidente della Repubblica Francesco Cossiga e all'accademico dei Lincei Giovanni Lilliu – che ha reso orgogliosa la giovane cooperante di Samugheo rimasta prigioniera in Algeria degli estremisti islamici per 270 giorni, tra l'ottobre del 2011 e luglio 2012. "Sono onorata di ricevere questo premio perché non è pensato solo per me – ha detto la Urru – ma per tutte le persone che si spendono nel mondo ad aiutare gli altri. La condivido con immenso piacere con il popolo saharawi con cui ho convissuto per diversi anni".
La maschera di Mamuthone, una delle più suggestive e famose dell'Isola, è stata consegnata alla giovane cooperante da due bambini vestiti da Mamuthones e Issohadores, come vuole la tradizione. Lei, la maschera, l'ha subito indossata in segno di riconoscenza, nascondendo così la grande emozione provata per la serata. Il sindaco Graziano Deiana l'ha ringraziata a nome di tutta la comunità per l'impegno profuso nel suo lavoro: "La scelta di Rossella – ha ricordato il primo cittadino di Mamoiada – è stata una scelta di coraggio e civiltà, questo premio vuole essere un riconoscimento al grande esempio che ha dato al mondo intero".







