seggio-sardo-all-and-rsquo-europarlamento-pili-contro-il-governo-l-appello-a-pigliaru

"Un governo spregiudicato che calpesta anche il più elementare diritto alla rappresentanza democratica del popolo sardo". E' la dura reazione del deputato di Unidos Mauro Pili alla decisione del Governo Renzi di esprimere parere contrario all'ordine del giorno che dava mandato all'esecutivo per proporre la modifica delle leggi elettorali che non tenessero conto della minoranza linguistica sarda a partire da quella europea.

   "Si trattava in modo esplicito – spiega Pili – di un impegno parlamentare netto e chiaro al riconoscimento alla Sardegna di autonomi seggi nel Parlamento Europeo proprio per la costituzionale prerogativa di minoranza linguistica". Pili parla apertamente di "discriminazione" e definisce il ministro Boschi "incompetente e privo di qualsiasi inquadramento della materia". Per Pili si tratta di "un vero e proprio schiaffo, l'ennesimo, alla rappresentanza democratica della Sardegna e dei sardi in Europa".

   Per il senatore del M5S Roberto Cotti siamo "all'ultimo treno". "Tra oggi e domani, salvo fibrillazioni partitiche dovute al voto di ieri alla Camera – annuncia – l'Aula di Palazzo Madama affronterà il ddl 1224 e connessi, recante Equilibrio di genere elezioni al Parlamento Europeo. Il provvedimento uscito dalla commissione Affari costituzionali non prevede la Circoscrizione elettorale Sardegna. Oggi ho depositato un emendamento al ddl che se approvato riuscirebbe nello storico intento di assicurare una rappresentanza della nostra isola nel Parlamento europeo".

   E un appello al neo presidente della Regione Francesco Pigliaru "perché intervenga presso il presidente del Consiglio Renzi al fine di arrivare in tempi brevissimi allo scorporo del collegio europeo Sardegna-Sicilia", è stato lanciato oggi da alcune sigle sovraniste e di sinistra (Sardegna Sostenibile e Sovrana, Sel, Partito dei Sardi, Irs e Sardegna Libera).