La prima volta l'aveva fatto pubblicamente, questa volta invece in gran segreto. Francesca Barracciu, sottosegretario alla Cultura, accusata di peculato per i 33 mila euro spesi in carburante durante il suo mandato di consigliera regionale in Sardegna, è tornata ieri in tribunale per essere di nuovo interrogata da Marco Cocco, il pm che coordina le indagini sui fondi ai gruppi in Consiglio regionale.
Secondo quanto pubblicato oggi dall'Unione Sarda e La Nuova Sardegna, l'interrogatorio sarebbe durato circa due ore. Al momento c'è il massimo riserbo sul contenuto del colloquio, cui la Barracciu si è presentata arrivando in auto con la scorta ed entrando da un ingresso secondario accompagnata dal legale Giuseppe Macciotta.
Dopo il precedente colloquio con il pm del 5 dicembre scorso la Barracciu aveva detto in conferenza stampa che "i fondi non sono mai stati utilizzati per spese voluttuarie o personali" e al magistrato aveva detto che il denaro si riferiva a rimborsi "ricevuti e spesi in modo lecito".