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"Una grande mostra che vuole far conoscere le meraviglie e i misteri dei Nuraghi, orgoglio archeologico della Sardegna e dell'Italia". Il sottosegretario ai Beni Culturali e al Turismo, Francesca Barracciu, presenta così la mostra "L'isola delle torri. Giovanni Lilliu e la Sardegna", che sarà inaugurata nel pomeriggio a Cagliari alla Cittadella dei musei.

   "Attraverso nuovi percorsi conoscitivi e ritrovamenti inediti – spiega la Barracciu in una nota – viene illustrata la millenaria storia della civiltà nuragica, alla quale l'indimenticato archeologo e intellettuale sardo, Giovanni Lilliu, di cui quest'anno ricorre il centenario della nascita, dedicò una vita di ricerche e studi apprezzati anche a livello internazionale".

   "Questa iniziativa – conclude il sottosegretario – che sarà presto affiancata dall'esposizione dei Giganti di Monti Prama presso il Museo Archeologico Nazionale, conferma l'eccellenza culturale dell a Cittadella dei Musei di Cagliari e rappresenta per me un ulteriore stimolo per lavorare affinché la Sardegna si affermi, sempre di più, come una meta turistica in grado di valorizzare al meglio tanto le sue bellezze paesaggistiche quanto quelle culturali".

"L'Italia ha un vantaggio competitivo che non ha confronti: abbiamo un'oggettiva
supremazia. Un'eredità che dobbiamo utilizzare bene nei prossimi anni", ha detto il sottosegretario della Cultura, Francesca Barracciu, che ha inaugurato a Cagliari la mostra "L'isola delle torri" in ricordo dell'archeologo e intellettuale sardo Giovanni Lilliu.
 
 "Le soprintendenze? – ha aggiunto Barracciu – La loro rivalutazione è importantissima e può passare attraverso la valorizzazione delle sue professionalità". Prima missione in Sardegna per il neosottosegretario: "La civiltà nuragica – ha sottolineato – è un vanto non solo per la Sardegna, ma per tutta l'Italia. L'esposizione testimonia come l'isola fosse al centro di reti che interessavano tutto il Mediterraneo".
 
Barracciu ha voluto ricordare la figura dell'archeologo Lilliu: "Questa mostra è il modo migliore per onorare la sua memoria. Con eventi come questo possiamo dire che sua opera continua a vivere".