Nei guai il Cagliari: nelle ultime due settimane aveva accarezzato la tranquillità con una miniserie positiva, una vittoria e due pareggi. Ma ora la terz'ultima posizione è a sei punti di distanza. E domenica la squadra di Lopez va a giocarsi uno scontro a salvezza a Bologna.
C'è malumore: sullo zero a due si è sentito forte e chiaro ancora una volta il coro "Vogliamo un presidente". La Lazio ha meritato la vittoria: il Cagliari non si è visto quasi nulla se non con le solite sfuriate solitarie di Ibarbo. Mentre dall'altra parte imperversava a destra, a sinistra e al centro uno strepitoso Keita.
Eppure il Cagliari ha rischiato di uscire indenne da questa partitaccia: sullo zero a uno, al 23' della ripresa l'arbitro ha assegnato alla squadra rossoblù un rigore per fallo in area su Vecino. Pinilla, dal dischetto, però, ha tirato a lato con Marchetti che comunque sembrava aver intuito la direzione del tiro.
Subito dopo è arrivato il gol di Keita che ha ammazzato la gara e le speranze del Cagliari. Il sipario rossoblù è calato poi definitivamente quando poco dopo la mezz'ora Conti si è visto sventolare il secondo giallo (contatto con il gomito mentre contendeva un pallone a Ledesma).
La Lazio, a quel punto, 11 contro 10, si è limitata a tenere palla senza infierire. Eppure il primo a rendersi pericoloso era stato proprio il Cagliari con un tiro di Cossu respinto dal suo ex compagno Marchetti, contestato da una parte dei suoi ex tifosi.
Poi il gol, al 19', che ha spianato la vittoria mentre la Lazio stava già cominciando a dominare un Cagliari che non riusciva proprio a costruire nulla. Rinvio dalla retrovie: Klose spizza il pallone, Gonzales spiazza Dessena e Rossettini con un tocco di prima e Lulic, abbonato ai gol al Sant'Elia, si è trovato solo davanti ad Avramov. Rete facile facile.
La reazione del Cagliari? Nulla, e quella poca luce che c'era si è spenta con l'uscita all'intervallo di Cossu. Nella ripresa solita solfa, con l'eccezione del possibile pari su rigore: tutto abbastanza casuale. Dopo l'errore di Pinilla (quest'anno aveva sbagliato anche contro il Chievo) è arrivato il meritatissimo gol di Keita. Strano: il ragazzino che otto giorni fa ha compiuto 19 anni ha dominato sulle fasce, ma la rete è arrivata con un'incursione centrale. Aiutata dalla sponda dell'eterno Klose. Da lì in avanti davvero poca storia.