Tre appartenenti all'Immobiliare Europea, l'amministratore delegato de L'Unione Sarda Spa e tre componenti del Consiglio di amministrazione di Sardegna.it all'epoca dei fatti contestati. Sono questi gli indagati per turbativa d'asta nell'inchiesta della Procura di Cagliari sul trasferimento degli uffici di Sardegna.it nelle torri di via Santa Gilla, sede del gruppo editoriale L'Unione Sarda.
Nel registro del pm Gaetano Porcu sono finiti il presidente e amministratore delegato dell'Immobiliare Europea, ed editore de L'Unione Sarda, Sergio Zuncheddu, il consigliere Carlo Ignazio Fantola e il consigliere delegato della stessa immobiliare Davide Piccioni; l'amministratore delegato de L'Unione Sarda Spa, Piervincenzo Podda, e tre componenti del Cda di Sardegna.it, società di informatica della Regione, Francesco Magi, Natale Ditel e Marcello Barone.
La Guardia di finanza, su richiesta del magistrato, ha perquisito questa mattina uffici e abitazioni degli indagati, acquisendo materiale informatico e documentazione. Gli inquirenti intendono verificare la procedura che ha portato al trasferimento degli uffici di Sardegna.it in quelli dell'Immobiliare Europea a Santa Gilla. In particolare secondo la Procura non ci sarebbe stata alcuna gara d'appalto: Sardegna.it avrebbe avviato una ricerca di mercato e tra le varie offerte sarebbe stato scelto come sede dei nuovi uffici il palazzo di Santa Gilla, siglando un contratto d'affitto per 500mila euro l'anno.
L'inchiesta punta a verificare se, visto che la società informatica è costituita al 100 per cento da capitale proveniente dalla Regione, abbia seguito regolarmente le procedure e se queste ultime siano state rispettate. Durante le perquisizioni, a tutti i dipendenti di Sardegna.it è stato chiesto di lasciare gli uffici per consentire il lavoro ai militari delle Fiamme Gialle.







