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Un piatto in ceramica artistica che raffigura la chiesa di Tratalias con il paesaggio del Sulcis Iglesiente e una giacca da operaio dell'Alcoa. Sono i doni che i tre sindacalisti di Fiom, Fsm e Uilm hanno consegnato, visibilmente commossi, a Papa Francesco nel corso dell'udienza generale di questa mattina.

   "E' stato un incontro emozionante – racconta all'ANSA Roberto Forresu, segretario della Fiom Cgil – Abbiamo chiesto al Santo Padre di intercedere con il Governo nazionale affinché questa vicenda possa essere risolta e ci possa essere di nuovo un futuro per il nostro territorio e le nostre famiglie".

 Rino Barca, segretario regionale e provinciale della Fsm Cisl, quasi non ha parole. "Un'emozione grandissima – conferma il sindacalista – Quando ho consegnato il piatto che raffigura la cattedrale di Tratalias ho cercato di spiegare che siamo veramente in una condizione disastrosa e che questa fabbrica è per noi come la Fiat per i torinesi. Per questo motivo, come già avevamo detto a Cagliari, confidiamo nel suo intervento".

   In delegazione anche Daniela Piras, segretaria della Uilm. "Abbiamo offerto una giacca da operaio, con la speranza che i lavoratori possano indossarla di nuovo – spiega – Con un paio di gesti Papa Francesco è riuscito a dare conforto e vicinanza. Noi abbiamo ricordato le sue parole e chiesto la sua intercessione presso il Governo affinché chi deve compiere degli atti lo faccia. E presto". 

 Gli operai sardi dell'Alcoa sono venuti stamani dal Papa perché non si rassegnano
"a perdere il lavoro e la dignità" e "perché – ricordano – proprio lui a Cagliari, il 22 settembre, ci ha chiesto di non rinunciare mai alla speranza". Per aiutarli a "far sentire la
loro voce in difesa del posto di lavoro" – riferisce l'Osservatore Romano – li ha accompagnati a Roma l'arcivescovo del capoluogo sardo, monsignor Arrigo Miglio, con il vicario generale della diocesi di Iglesias e il delegato per la pastorale del lavoro.
 
"La cassa integrazione sta per finire – denuncia il presule – e questi operai hanno come prospettiva la chiusura dello stabilimento". Comunque, assicura, "da parte della Chiesa c'è tutto l'impegno e tutto il sostegno possibile".
   
E ricorda che furono "proprio questi operai del Sulcis a lanciare a Cagliari il grido: "Lavoro lavoro!", subito raccolto da Papa Francesco e trasformato in appello e in preghiera".
   Gli operai dell'Alcoa "confidano che l'incontro di stamani con il Pontefice attiri l'attenzione su una questione cruciale che tocca tremila famiglie".
 
I lavoratori ricordano che "il Papa in Sardegna ha visto come stanno le cose: per questo speriamo che il mondo politico si faccia davvero e finalmente carico di risolvere questo nodo per rilanciare l'occupazione in tutto il nostro territorio, ormai allo stremo".