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Chiederà di essere processato col rito abbreviato Carlo Sanjust, l'ex consigliere regionale del Pdl arrestato con l'accusa di peculato il 5 novembre dello scorso anno nell'ambito dell'inchiesta bis sul presunto uso illecito dei fondi destinati ai gruppi dell'assemblea legislativa della Sardegna e poi liberato quando la Cassazione ha annullato l'arresto. L'annuncio della richiesta del rito alternativo è arrivato dagli stessi difensori Carlo Amat e Francesco Marongiu.

   A Sanjust vengono contestati, tra i vari fondi che sarebbero stati usati illegalmente, anche quelli utilizzati per l'organizzazione del suo ricevimento di nozze al Bastione St. Remy a Cagliari. Sanjust aveva già restituito al suo gruppo 25 mila euro (contro i 23.340 che gli imputavano gli inquirenti) ottenendo a dicembre i domiciliari, sino al mese scorso quando la Cassazione ha annullato l'ordine di custodia cautelare.

   Il pm Marco Cocco aveva chiesto il giudizio immediato per lui e per gli altri indagati del filone-stralcio dell'inchiesta bis sui fondi: Mario Diana, Onorio Petrini, Sisinnio Piras e l'imprenditore cagliaritano Riccardo Cogoni. Gli ultimi due hanno chiesto di poter patteggiare.