"Persone così sono da considerarsi pericolose per la comunità. Torturare il proprio cane facendo assistere allo spettacolo il proprio figlio minorenne è assurdo, intollerabile e non può essere ignorato".
E' l'indignazione di Elisabetta Canalis all'ultimo episodio in Sardegna in cui un cane è stato torturato e ucciso nel Nuorese.
L'animale è stato legato al gancio di un auto e trascinato per chilometri per punizione per aver "infastidito" il gregge suo padrone, un allevatore di Irgoli.
"Spero che la mia Sardegna – scrive l'attrice in un tweet – dia pubblicamente un esempio di civiltà condannando questi due personaggi". Per la Canalis l'allevatore e il suo figlio 16enne, che lo ha accompagnato in auto, "hanno compiuto un atrocità sul proprio cane perché' non eseguiva (o forse era troppo piccolo per capirlo… aveva 7 mesi) il lavoro da guardiano di gregge che gli era stato dato".
"E' umiliante – conclude l'attrice sarda – vedere che la realtà' agro-pastorale della mia terra balzi alle cronache per colpa di tali rappresentanti. Facciamo vedere che condanniamo episodi come questo affinché non si ripetano mai più".