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La Giunta regionale è riuscita a "salvare" le opere infrastrutturali e dei trasporti in Sardegna deliberando oggi, nella seduta dell'esecutivo, la strategicità degli interventi previsti nelle delibere Cipe, a partire dalla 62/2011, che per ora verranno finanziati con il bilancio pluriennale della Regione.

   Secondo quanto si è appreso, per ora vengono confermati i progetti per i quali sono state stanziate alcune centinaia di migliaia di euro per il solo 2014 e anno per anno verranno aggiunte le risorse che servono a coprire quei 275 milioni per cofinanziare tutti gli interventi su strade, porti, ferrovie e aeroporti.

   Nel contempo la Giunta ha approvato un atto d'indirizzo sulla progettazione della strada statale 128 "Centrale Sarda", che sopporta tutta la mobilità alternativa alla 131 nel centro sud dell'Isola. Complessivamente per completare l'intervento servono circa 198 milioni di euro e ne sono già stati spesi 37, ma per molti lotti si è ancora in fase di progetti preliminari e definitivi, mentre devono essere ancora redatti i progetti esecutivi.

La delibera sulla "strategicità" delle opere infrastrutturali rimette in gioco tutta una serie di
interventi finanziati dal Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2007-2013 nei settori della viabilità, mobilità, idrico multisettoriale, sanità, università, dissesto idrogeologico,
fognario depurativo e bonifiche, per un importo totale di 1.946 milioni di euro. In particolare viene anche rafforzato l'intervento sulla viabilità sarda destinato alla statale 131
per la quale la Regione ribadisce la richiesta al Governo di un più marcato impegno finanziario.
 
 Le azioni contenute nel quadro programmatico avevano originariamente scadenze fissate al 2014. Dopo lo slittamento dei termini per tutti i programmi regionali, il ministero per lo
Sviluppo Economico ha richiesto la conferma della rilevanza strategica degli interventi, del quadro finanziario e della tempistica necessaria dopo il 30 giugno 2014 (limite fissato per
la risposta). Da qui la necessità di provvedere al reperimento dei 275 milioni di euro di cofinanziamento previsto sui circa 2 miliardi di euro di opere.
 
 "La rimodulazione oltre a garantire la salvaguardia di tutti gli interventi – si legge nella nota della Regione – ha registrato ufficialmente le criticità di finanziamento che prima non erano state evidenziate".