Il sospetto della Procura della Repubblica di Nuoro che ci sia stato un legame fra la pecore annerite nei pascoli della piana di Ottana e la centrale della zona industriale sarebbe stato confermato dalle perizie. La nube tossica fuoriuscita nell'aprile del 2013 con uno scoppio che fece tremare il paese di Ottana sarebbe stata provocata dalla centrale elettrica gestita da Ottana Energia a causa della mancata manutenzione della stessa. Da qui anche l'iscrizione di due persone nel registro degli indagati.
Come anticipato oggi dalla Nuova Sardegna, l'inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Andrea Vacca, dopo la deposizione delle perizie dei consulenti, avrebbe prodotto i suoi frutti: i due indagati sono Paolo Clivati, patron di Ottana Energia, e Mario Tatti, caporeparto dell'impianto. Entrambi accusati di vari reati rispetto alla diffusione di materiali inquinanti. Non ci sarebbe stato pericolo per le persone e gli animali presenti nella piana, tuttavia la sostanza che ha prodotto l'annerimento delle pecore, secondo i tre consulenti incaricati dalla Procura di Nuoro, sarebbe materiale derivato dal carbone e dalla combustione.