La vertenza Alcoa potrebbe riesplodere con più vigore tra qualche giorno, non solo a Cagliari ma anche a Roma. È infatti emergenza sociale per i lavoratori del Sulcis rimasti a casa con la chiusura dello stabilimento di Portovesme. I 150 operai dell'indotto, infatti, non ricevono da quattro mesi il sussidio degli ammortizzatori sociali in deroga, mentre per gli altri, 350 dipendenti diretti, si cerca ancora uno spiraglio nelle trattative avviate dal governo con la Klesh, su cui anche la Regione Sardegna depone una moderata fiducia.
Per tutti però incombe una scadenza, quella di giugno, quando scadrà l'accordo per il mantenimento in efficienza degli impianti. Dopo quella data la fabbrica difficilmente potrebbe essere riavviata senza interventi di manutenzione straordinaria e corposi investimenti. È questa la situazione che Cgil, Cisl e Uil stanno illustrando all'assessore dell'Industria, Maria Grazia Piras, nel primo incontro con un esponente della nuova Giunta dopo l'ultima riunione di dicembre al Mise con l'esecutivo uscente e ad una settimana dall'inizio del presidio davanti allo stabilimento da parte degli stessi lavoratori.
"La Giunta sta mettendo la sua forza e la sua volontà per portare presto ad una soluzione questa vertenza – ha spiegato l'assessore – Siamo stati due giorni consecutivi al Mise per dare un'accelerata ma la situazione si presenta difficile.
Abbiamo chiesto che il tavolo di confronto sia portato a più alti livelli istituzionali e che non rimanga solo un tavolo tecnico". Anche sul fronte della trattativa per la cessione dell'impianto, la Regione ha sollecitato il governo ad essere pienamente coinvolta. "Ci pare di capire – ha sottolineato Maria Grazia Piras – che ci possano essere le condizioni per fare passi in avanti".
Nel frattempo i sindacati chiedono risposte anche sulla questione dell'energia e della strategicità della filiera dell'alluminio. "Il problema è che non si è conseguenti – denuncia il segretario dei metalmeccanici del Sulcis, Rino Barca – quando si parla di acciaio si trovano le soluzioni, mentre per l'alluminio è tutto al palo".







