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Al lavoro per tre ore dalle 6 alle 9 del mattino per mettere in ordine gli uffici della Regione. Percepiscono lo stipendio, ma da gennaio, dopo che è scaduta la cassa integrazione per altre due ore, non hanno ancora visto i soldi del contratto di solidarietà. Lo ha denunciato questa mattina con una manifestazione davanti al Consiglio regionale una folta rappresentanza degli addetti alla pulizia delle ditte che si occupano del servizio per la Regione.

   "Andiamo avanti – spiega Patrizia Murru, delegata sindacale Usb – con 398 euro al mese, i soldi del contratto di solidarietà non li ha ancora visti nessuno. Chiediamo alle aziende, in attesa dei fondi, un anticipo: così è sempre più difficile andare avanti".

Una situazione che si trascina da anni e che riguarda 450 lavoratori in tutta l'isola: "Nel 2008 – spiega Murru – abbiamo subito il taglio di due ore. E sino allo scorso gennaio eravamo coperti dalla cassa integrazione".

   Un sit-in con bandiere e tanti volantini distribuiti sotto i portici. "La nostra mobilitazione – si legge – è la nostra unica arma per ottenere il rispetto di quanto finora ci è stato negato". Questa mattina è in programma un incontro con alcuni consiglieri regionali. Ma per la prossima settimana è prevista una manifestazione bis in viale Trento.