Fra i 25 nomi dei nuovi indagati per l'uso dei Fondi dei Gruppi consiliari della Sardegna vi sono un paio di esponenti politici che avevano già ricevuto un avviso di garanzia perché inseriti in precedenza in altri Gruppi.
Mentre l'inchiesta-bis della Procura della Repubblica, da parte del pm Marco Cocco, va avanti con questa nuova bufera giudiziaria, proprio oggi prosegue il processo in Tribunale a Cagliari per i 18 consiglieri della prima tranche dell'indagine: è attesa la testimonianza della dipendente del Consiglio, Ornella Piredda, che, con la sua coraggiosa denuncia aveva portato all'avvio dell'indagine.
Fra i nuovi indagati, tra i consiglieri regionali della XIII legislatura, che dovranno giustificare l'uso dei fondi e che verranno sentiti, da martedì prossimo, da pm e organi di polizia giudiziaria, vi sarebbero anche l'ex assessore regionale Mariano Contu (ex tesoriere Fi) al quale – secondo quanto ha anticipato l'Unione Sarda – viene contestato l'uso di 1,6 mln di euro, e l'ex presidente del Consiglio Regionale Claudia Lombardo (per 1.500 euro, la cifra più bassa).
Pierpaolo Vargiu nella sua qualità di tesoriere dei Riformatori dovrà giustificare l'uso di un milione di euro così come Ciriaco Davoli (ex tesoriere Rifondazione). Giuseppe Fadda (componente di Rifondazione e poi di Sinistra autonomista) 400 mila, l'ex assessore di An Antonello Liori 165 mila e l'ex Fi Ignazio Artizzu 180 mila. Matteo Sanna (An) 120 mila; gli esponenti dei Riformatori Attilio Dedoni 83 mila, Franco Sergio Pisano 50 mila; per Rifondazione Luciano Uras 70 mila e Ignazio Paolo Pisu 39 mila; per Fortza Paris Domenico Gallus 58 mila, Eugenio Murgioni 43 mila e Pasquale Onida 20 mila; Paolo Antonio Licheri (Sinistra autonomista) 30 mila; l'ex senatore del Pdl Fedele Sanciu seimila euro. Devono giustificare cinquemila euro Niccolò Rassu (Fi), Paola Lanzi (Sinistra autonomista) e Gavino Cassano (Riformatori); l'ex assessore Udc Sergio Milia quattromila, e Vittorio Lai (ex Pdl) 2.500 euro. Questi ultimi due già indagati così come Silvestro Ladu (Fortza Paris), al quale ora si chiede conto di 12 mila euro, e che era già a processo per la vicenda dei fondi del gruppo Misto. Nuovamente indagato anche l'ex Idv Adriano Salis (tesoriere gruppo Fas), ora per 225 mila euro, e già condannato in primo grado ad un anno e otto mesi al termine del processo con rito abbreviato seguito alla prima inchiesta sul gruppo Misto (per una contestazione di 60 mila euro). Così come Mario Diana (ex capogruppo Pdl), già indagato, al quale ora si chiedono 143 mila euro.
E' ripreso con la testimonianza dell'assessore regionale Paolo Maninchedda (all'epoca ex progetto Sardegna e ora Partito dei Sardi) in qualità di testimone d'accusa, il processo ai 18 ex consiglieri regionali della XIII legislatura imputati di peculato per il presunto utilizzo illecito dei fondi destinati al Gruppo Misto. Presente in aula anche la super-testimone Ornella Piredda, dipendente del gruppo misto dalle cui dichiarazioni è nata la prima inchiesta, che sarà sentita in mattinata.
Dopo essere stato stracciato nella precedente udienza, perché assente per legittimo impedimento, l'imputato Beniamino Scarpa (ex Psd'Az) oggi è regolarmente in aula. I suoi legali stanno controesaminando il testimone Maninchedda per consentire la riunificazione del procedimento al processo a tutti gli altri ex consiglieri regionali. Dei venti politici sardi finiti nella prima inchiesta della Procura sul presunto utilizzo illecito dei fondi destinati ai Gruppi, due sono stati stralciati: già condannato in abbreviato l'ex capogruppo dell'Idv Adriano Salis, mentre l'ex senatore del Pdl Silvestro Ladu è imputato in un altro processo.
Nell'udienza odierna, invece, ci sono alla sbarra Oscar Cherchi (Pdl), Mario Floris (Uds), Giommaria Uggias (Idv, attuale europarlamentare), Salvatore Amadu (Pdl), Renato Lai (ex Pdl, ora Nuovo Centrodestra), Alberto Randazzo (Udc), Giuseppe Atzeri (Psd'az), Maria Grazia Caligaris, Raimondo Ibba, Raffaele Farigu, Pierangelo Masia e Peppino Balia (Socialisti), Carmelo Cachia (Pd), Giuseppe Giorico e Sergio Marracini (Udeur), Salvatore Serra (Sinistra Autonomista) e Vittorio Randazzo (Udc). Presenti in aula Uggias, Caligaris e Scarpa. Davanti al Tribunale e nell'aula della prima Sezione penale dove si sta celebrando il processo ci sono un gruppo di sostenitori della testimone Ornella Piredda, dalle cui dichiarazioni è nata la prima inchiesta del Pm Marco Cocco. Da quella, a cascata, ne sono nate altre che ora hanno portato a quasi 90 i politici indagati fra la XIII e la XIV legislatura.