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Si incontreranno nel pomeriggio a Tossilo, la zona industriale di Macomer a ridosso della Statale 131, sede di un inceneritore attivato nel  1993 che presto sarà ampliato e poi in serata sfileranno a Ottana gli attivisti di oltre 40 comitati e associazioni sarde che stanno portando avanti una simbolica marcia in tutta l’Isola “insieme per la nostra terra”.

L’iniziativa portata avanti dal Coordinamento Sardo “Non bruciamoci il futuro” è partita il 16 maggio a Sassari e raggiungerà Cagliari con una tappa nel Medio Campidano nelle prossime settimane.

L’obiettivo è ottenere una moratoria sulle autorizzazione di nuovi impianti di produzione di energia da combustione, dei progetti per la produzione di energie rinnovabili non vincolati all'autoconsumo, degli impianti di incenerimento dei rifiuti in tutta la Sardegna.

L’appello al Presidente Pigliaru è stato lanciato anche sul web con una petizione sul sito Change.org per chiedere che venga annullato il Piano Energetico Ambientale Regionale (PEARS) approvato in extremis dalla Giunta Cappellacci alcuni giorni prima delle elezioni dello scorso Febbraio.

Gli appuntamenti, che riuniranno i comitati dai “Carlofortini preoccupati” al “No Chimica verde” di Porto Torres, sono alle 16:00 all’inceneritore di Tossilo e all’ingresso nord di Ottana alle 17:00 da dove partirà la marcia che si concluderà con un dibattito pubblico al Centro Polivalente di via Emilio Lussu.