dopo-il-giro-del-mondo-in-bici-cucca-and-egrave-tornato-a-cagliari

La bandiera dei quattro mori sistemata sulla sua bicicletta ha calamitato l'attenzione dei tanti sardi sparsi per il mondo, dal nord Europa al Libano sino agli Stati Uniti. Stefano Cucca, 35 anni, partito da Sorso un anno fa in giro per il globo a pedalare alla ricerca di "mondi sostenibili", magari da importare nella sua isola, ha sempre trovato una casa o un tetto dove trascorrere la notte.
Dopo 365 giorni e trentaduemila chilometri è sbarcato questa mattina al porto di Cagliari, accolto da amici, parenti e giornalisti, dal traghetto partito ieri sera da Napoli. "Per raccontare questo viaggio – ha detto appena sceso dalla nave, barba lunga, ma serenissimo – ci vorrebbero due mesi. O magari solo silenzio. La cosa più bella? Le persone. Il posto più sostenibile? L'Islanda".
Quando ha visto la Cambogia e l'Indonesia racconta di aver pensato alla Sardegna: "Paradisi che però vengono aggrediti dalla cementificazione. La nostra isola può vivere di turismo sostenibile. Mi viene da ridere quando tutti sono contenti perché un'azienda arriva in Sardegna e offre cento o duecento posti di lavoro. Possiamo fare molto di più".
Mille avventure con la bicicletta che si è rotta nel bel mezzo del deserto dell'Arizona o qualche foratura. "Sì – ha raccontato Cucca – ma tutto senza stress. Sono stato anche fortunato: vedete questo parafango? È rotto, ma l'ho lasciato così". Un percorso che non finisce: Cucca ora "salirà" per 200 chilometri verso la sua Sorso. Ma tutto quello che ha visto e raccolto nella sua testa diventa una rampa di lancio per una nuova avventura. "Mi piacerebbe lavorare ancora con le start up- ha spiegato- magari creare un fondo per le realtà sostenibili".
Un concetto che ha spiegato subito anche al presidente della Regione Francesco Pigliaru che lo ha accolto al palazzo di viale Trento appena arrivato nel capoluogo. 

GUARDA FOTO E VIDEO