Uno spaccato inquietante sulla situazione della sanità pubblica, una condizione distorsiva della concorrenza", lo scrive il gip Giorgio Altieri nell'ordinanza che oggi ha fatto finire ai domiciliari quattro persone, un medico dell'Asl e i titolari due aziende che fornivano apparecchi acustici.
Il medico avrebbe dirottato i pazienti verso le due aziende cagliaritane danneggiando però anche una nota società italiana che fornisce le stesse apparecchiature. Sono in corso perquisizioni negli ambulatori e negli appartamenti di indagati e arrestati, anche a Torino e Bari dove si sarebbero tenuti convegni e master a cui avrebbe preso parte l'otorino cagliaritano. Sequestrati documenti, computer e tablet.
"L'inchiesta della Procura di Cagliari relativa alla prescrizione di apparecchi acustici anche a pazienti non sordi dimostra quanto siano diffusi il malcostume e la corruzione in sanità. Serve un cambio di passo, culturale e normativo, per evitare che il servizio sanitario nazionale continui a essere indebolito e danneggiato". Così Francesco Macchia, presidente dell'Istituto per la Promozione dell'Etica in Sanità (Ispe), in merito all'arresto eseguito dai carabinieri del Nas dell'otorinolaringoiatra e dei tre titolari delle aziende che fornivano gli apparecchi acustici.
"La corruzione in sanità – ha spiegato ancora Macchia – è solo molto più frammentata a causa dei numerosissimi centri d'acquisto e quindi capillarmente diffusa. Ogni vanno in fumo oltre 6 miliardi. Il governo ha annunciato di voler intervenire sulla normativa in materia di corruzione, ma si dovrà pensare a una riforma che contenga regole chiare e pensate appositamente per la sanità. Un approccio emergenziale basato sui soli commissariamenti non porterà lontano".