Tiscali approva il bilancio chiuso con una perdita ridotta a 4,8 milioni di euro (in forte miglioramento rispetto ai 15,8 milioni del 2012). Sul fronte del debito le banche hanno dato il loro ''consenso preliminare e condizionato'' alla proposta di ristrutturazione che prevede, tra l'altro, ''una parziale ripatrimonializzazione, un riscadenziamento del debito residuo e un 'reset' dei vincoli finanziari''. Il presidente Renato Soru ha ora il mandato di finalizzare l'operazione.
I ricavi di Tiscali si attestano a 223,4 milioni di euro (-4,5%), con accesso a Internet e voce che rappresentano circa l'80% del fatturato. L'ebitda netto dopo gli accantonamenti è in crescita del 18,5% a 52,5 milioni di euro. La posizione finanziaria netta a 198,5 milioni di euro, rispetto al dato di 192,9 milioni di euro del periodo corrispondente del 2012, con una riduzione dell'esposizione verso i fornitori pari a 35 milioni di euro.
Tiscali per il 2014 prevede ricavi ed ebitda in linea con il 2013 ma nel contesto macroeconomico ''caratterizzato da forte instabilità e da livelli di consumo decrescenti – si legge in una nota – sta concentrando i propri sforzi sull'implementazione del piano industriale e sulla definizione con i propri creditori finanziari di un piano di risanamento che possa consentire il raggiungimento di una situazione di equilibrio patrimoniale, economico e finanziario del gruppo nel lungo periodo''. Il cda prevede che la proposta di ristrutturazione del debito possa essere completata ''in tempi ragionevoli e ha pertanto adottato il presupposto della continuità aziendale nella preparazione del progetto di bilancio 2013''. L'assemblea degli azionisti è convocata per il 18 luglio.