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E' proseguito questa mattina nel tribunale di Lanusei il processo per l'alluvione di Villagrande, arrivato ieri, dopo quasi dieci anni da quel 6 dicembre 2004 in cui morirono nonna e nipotina, ad una svolta, con le richieste di condanna del Pm Daniele Loi dopo la sua requisitoria: 12 anni di carcere complessivamente per i cinque imputati.
Per quei tragici fatti, in cui hanno perso la vita Assunta Bidotti, 69 anni, e la nipotina Francesca, di appena 3 anni, il Pm ha chiesto la condanna a quattro anni per Ignazio Sau, funzionario regionale, e per Valentino Vento, dirigente del genio civile, accusati di omicidio colposo plurimo e disastro colposo; un anno e dieci mesi sono stati chiesti per il funzionario della Regione Sergio Cocciu (disastro colposo); per l'ingegnere di Villagrande Serafino Rubiu, accusato di disastro colposo, sono stati chiesti invece due anni. Infine per Antonio Cabras (libero professionista) anche lui accusato di disastro colposo è stato chiesto un anno.
Questa mattina in aula erano presenti gli avvocati difensori di Cocciu, i legali Guido Manca Bitti e Nicola Floris, e l'avvocato Gianluigi Mastio che difende Vento.
Le prossime udienze in cui discuteranno le tesi difensive dei legali degli altri imputati sono fissate per lunedì 16 e mercoledì 18: saranno in aula lunedì gli avvocati Franco Carta e Renata Marredda che difendono Sau, e Paolo Demuro difensore di Cabras. Mercoledì sarà il turno invece di Marcello Mereu e Basilio Brodu che difendono Rubiu.
La sentenza potrebbe arrivare già mercoledì prossimo.