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Riequilibrio della presenza militare in Sardegna, con la dismissione dei Poligoni di Capo Teulada e Capo Frasca e la riconversione del Poligono di Salto di Quirra, stop alle esercitazione in piena stagione turistica e monitoraggio ambientale. E' questa la posizione della Sardegna che viene presentata in queste ore dal presidente della Regione Francesco Pigliaru alla conferenza nazionale sulle servitù militari che si chiude oggi a Roma.
Il mandato al governatore, contenuto nell'ordine del giorno approvato nei giorni scorsi all'unanimità dal Consiglio regionale, pone richieste chiare al Governo per arrivare alla stipula di un'intesa che oltre al riequilibrio del gravame militare preveda l'istituzione di osservatori permanenti per il monitoraggio ambientale in ciascun Poligono l'avvio di una valutazione indipendente, secondo standard internazionali, degli eventuali costi da mancati sviluppi alternativi dei territori.
Nel documento viene, inoltre, sollecitato l'avvio un tavolo tecnico finalizzato alla ridefinizione del sistema dei contributi ai Comuni maggiormente oberati da servitù militari.
Nell'accordo anche la destinazione di una quota degli investimenti statali in ricerca e innovazione in misura proporzionale al gravame militare.