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Questa mattina una folta rappresentanza di lavoratori della Keller di Villacidro ha effettuato un sit-in a Cagliari, stavolta davanti al palazzo della Regione di viale Trento, dove i sindacati si sono incontrati con l'assessore dell'Industria Maria Grazia Piras.
Una riunione per fare il punto della situazione in considerazione che si avvicina inesorabilmente il giorno del licenziamento di 296 dipendenti – il 6 agosto prossimo – e l'avvio della procedura di fallimento dell'azienda, che dovrebbe concludersi in sessanta giorni.

Le segreterie territoriali di Fiom, Fsm Cisl e Uilm, in accordo con la Rsu aziendale, insoddisfatti dalle risposte dell'assessore e per rafforzare la richiesta di apertura di un tavolo con i vari soggetti interessati (Sfirs, liquidatori giudiziali e commissario liquidatore dell'azienda), hanno deciso di rimanere riuniti assieme ai lavoratori nella sala dell'assessorato Industria, al quarto piano del palazzo di viale Trento.
"Questa vertenza – ha detto Marco Angioni, segretario territoriale della Fsm Cisl – può essere risolta solamente con l'interessamento forte della politica isolana e nazionale, che scongiuri i licenziamenti e che rilanci un settore che può e deve ripartire visti gli investimenti nel comparto ferroviario che interessano tutta la penisola". "Lo stato di agitazione – ha aggiunto Andrea Farris, della Uilm – proseguirà a oltranza e le iniziative andranno avanti fino a che non verranno prese decisioni tali da scongiurare la chiusura definitiva del sito di Villacidro". Secondo i sindacati, l'ultima strada praticabile per salvare l'azienda e i suoi 296 posti di lavoro è l'amministrazione straordinaria controllata, nella speranza che si materializzino nuove commesse, magari da parte delle Ferrovie dello Stato e dell'Arst, che consentano la ripresa dell'attività produttiva.
A fine maggio la Giunta regionale aveva sollecitato la diplomazia italiana ad attivarsi con il governo dell'Egitto per verificare la possibilità di recupero della commessa della società Semaf, appaltatrice di un ordine di 212 carrozze passeggeri (importo quasi 100 milioni di euro) da parte delle Ferrovie di Stato dell'Egitto, che però ha poi annullato l'ordine a favore dell'azienda di Villacidro, acquisita dalla New Sardinian Railway, società di scopo costituita da tre gruppi industriali e bancari indiani.