crac-epolis-grauso-and-ldquo-ho-venduto-nel-2007-estraneo-alla-vicenda-and-rdquo

"Quando nel settembre del 2007 la società Epolis fu ceduta, attraverso la forma di un aumento di capitale, dai vecchi Soci al Gruppo Rigotti, si procedette a contestuale e totale ripianamento delle perdite pregresse.
Semplificando il concetto, la Epolis fu trasferita in perfetto stato di equilibrio economico e finanziario". Lo precisa, in una nota, Nicola Grauso, ex editore di Epolis, tra i 20 iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Cagliari che ha chiuso le due inchieste sui fallimento del gruppo editoriale e della società concessionaria di pubblicità Publiepolis.
"Nessun rapporto di causa ed effetto può, pertanto, sussistere fra la operatività a me riconducibile – prosegue Grauso – conclusasi, per l'appunto, nel settembre del 2007, e le scelte gestionali di altre persone che hanno amministrato la Epolis e la Publiepolis nei cinque anni successivi. In questo senso, avendo fornito al pm ogni più ampia delucidazione, proprio non comprendo le ragioni del mio coinvolgimento in fatti a cui sono del tutto estraneo".